palummella.com
Recensioni
Racconti
filmati flash
Cronache
I maestri
Autosufficienza

Cosa non sono gli oli essenziali

Non sono essenze. Essenza è il nome commerciale che non corrisponde ad alcuna specifica preparazione e che viene dato, spesso, quando l'estrazione non è avvenuta per distillazione, ma con altri metodi. Un olio essenziale è sempre il frutto di un'estrazione (di foglie o fiori o radici) avvenuta tramite distillazione in corrente di vapore, o, a volte, nel caso delle resine, idrodistillazione, oppure, nella maggior parte dei casi riguardanti gli agrumi tramite spremitura a freddo. Alcune sostanze contenute nelle ghiandole secretorie che producono gli oli essenziali nella pianta sono utilizzate dalle case farmaceutiche tramite una separazione chimica che isola una sostanza per introdurla nei farmaci. Questi tuttavia non sono l'essenza della pianta nella sua totalità e ciò vuol dire molto perché nella composizione chimica che ogni olio presenta esiste un bilanciamento fra le sostanze oltre ad una varietà che ancora oggi non siamo in grado di rilevare per intero, elementi che sinergicamente ed armonicamente producono l'effetto che un olio essenziale puro e naturale è in grado di realizzare non solo (anche se in primis) per le piante, ma anche, da secoli e secoli, utilizzati sugli esseri umani e sugli animali. Gli oli essenziali che girano sul mercato sono per un 90% almeno adulterati, in un modo o in un altro. Sono aggiunte sostanze diverse come certi solventi nel processo di distillazione o fissativi di conservazione del profumo, oppure sostanze sintetiche di laboratorio, le stesse isolate per le case farmaceutiche; quando va bene può trovarsi la sola aggiunta di olio vegetale. L'adulterazione contribuisce ad aumentare il margine di guadagno, poichè certe sostanze sintetiche costano molto meno del lavoro e del materiale che serve a produrre olio essenziale soprattutto in piante che non hanno una resa alta. Si capisce, quindi, che l'adulterazione è tesa anche ad abbassare i prezzi (e la qualità) per un prodotto che una volta era di nicchia ed oggi è largamente diffuso.
Quando un olio è adulterato e non solo diluito con olio vegetale non solo non apporta l'avvio del processo di disinfettazione o guarigione desiderato, ma facilmente crea ulteriore danno.

Cosa invece sono gli oli essenziali

Gli oli essenziali propriamente detti sono sostanze volatili, oleose (ma non sono oli vegetali come quello di oliva, di cocco, di mandorle, etc) prodotte dalla pianta per difendersi (da parassiti, attacchi fungini o di insetti e animali), ma anche per innamorarsi e riprodursi (l'odore che attira gli insetti impollinatori), o, potrebbe darsi, questo non lo sappiamo, per comunicare da una parte all'altra come comunicano le radici attraverso le vie sotterranee popolate dai funghi. Nelle piante gli oli essenziali sono chiamati metaboliti secondari, diversi dai metaboliti primari che sono funzionali alla nutrizione ed alla ricezione di luce e calore.
La distillazione che promette un'alta qualità è lenta, molto lenta. Le essenze di agrumi si ottengono generalmente tramite spremitura a freddo a causa dell'alta volatilità dell'aroma-essenza. Per quanto la resa risulti minore e l'equilibrio tra pressione e temperatura sia più arduo da raggiungere (un'eccessiva pressione o temperatura, rovina parte dei componenti e produce un persistente odore di bruciato nell’essenza, la cui consistenza diventa resinosa), in un olio essenziale di agrumi, distillato in corrente di vapore, a mio parere e per mia esperienza, la completezza dei componenti che ne determinano la qualità è sicuramente superiore. Qualità che è sicuramente data anche dalla scelta del momento di raccolta. Ogni pianta, fiore, radice, erba o frutto, ha il suo momento balsamico, momento nel quale si condensa in misura massima il suo aroma e la sua effettiva essenza, proprietà.

La resa in percentuale di olio essenziale puro per ogni pianta varia da uno 0,1% ad un massimo del 5 o 6%. Il resto, quella parte sopra cui galleggia l'olio essenziale (che ha un peso più leggero dell'acqua tranne in rarissimi casi) non è acqiua distillata e basta, ma è definita idrolato, o acqua aromatica, poiché contiene alcune piccole molecole di olio essenziale al suo interno.

Cos'è la volatilità e come funziona su di noi

Le sostanze altamente volatili tendono con molta facilità a passare allo stato gassoso, ragion per cui è necessario, per la conservazione degli oli essenziali, contenerli in boccette ben chiuse, al riparo da luce, calore e umidità. La definizione che precisa le modalità e la tecnologia di ottenimento limita anche i composti in termini di volatilità che compongono gli O.E.. Essi sono soprattutto costituiti da mono- e sesqui-terpenoidi, fenoli semplici e fenilpropanoidi volatilizzabili in corrente di vapore.

I costituenti degli oli essenziali sono lipofili e volatili a temperatura ambiente. Queste proprietà fanno sì che l’organismo umano possa assumere oli essenziali attraverso diverse vie: per semplice inalazione perché vaporizzati nell’aria, oppure per ingestione o ancora assorbiti attraverso la pelle, come tali oppure sottoforma di ingredienti di creme o pomate. Grazie alla loro elevata lipofilia e alle loro ridotte dimensioni molecolari, i componenti degli oli essenziali attraversano facilmente la membrana cellulare (che è lipofila), ed entrano nel circolo sistemico. Gli oli essenziali hanno la capacità di superare agevolmente la barriera emato-encefalica, giungendo direttamente a contatto con le cellule nervose.

Dal punto di vista aromatico si suddividono in tre note:

• Note di Base: Sono i profumi dalla vibrazione bassa, densa, dal profumo caldo e pesante, dalla minor volatilità; in una composizione fissano e legano le altre note, rendendo stabile la profumazione. Sono oli ricavati dai legni, resine e spezie, ed hanno un effetto tonificante. Essenze dal colore scuro, che va dal verde al bruno, dalla vibrazione bassa, pesante e profonda che porta verso la terra. Sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza. Sono oli tonificanti e purificanti, ed agiscono beneficamente sull´apparato respiratorio.

• Note di Testa: Sono i profumi che si avvertono per primi, molto volatili, hanno una vibrazione alta e sottile. Sono essenze fresche e fruttate come quelle degli agrumi, ed hanno un effetto calmante. Sono le essenze dalla frequenza alta, che agiscono dal basso verso l´alto come un raggio di luce, sino a raggiungere lo spirito. In una composizione sono le note che si avvertono per prime e si dissolvono velocemente, lasciando una piacevole sensazione di leggerezza. Sono le note fresche, quasi fredde, che rendono le idee chiare e agiscono sul morale, donando la felicità.

• Note di Cuore: Sono i profumi morbidi e floreali, dalla volatilità media e costituiscono il cuore di una composizione. Sono le essenze ricavate dai fiori, ed hanno un effetto riequilibrante e vitalizzante. Hanno una frequenza leggera, ampia, che porta verso il cuore; é la vibrazione che apre e tocca l´anima. In una composizione sono le note dolci o leggermente aspre, date dai profumi di fiori e foglie, capaci di liberare le emozioni. Sono attive soprattutto nei momenti in cui l´anima soffre o é in disequilibrio. E´ facile provare attrazione o rifiuto per queste essenze, capaci di provocare effetti anche sul carattere, quindi é bene usarle con parsimonia, ma non respingerle, provarle e riprovarle sino a trovare l´essenza preferita.

Contatore visite gratuito © 2014 Design by Francesca Picone.